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Descrizione dei corsi

Respiro e movimento del corpo

Il Qigong e’ una disciplina cinese basata su esercizi statici e dinamici e su tecniche di respirazione e concentrazione per riequilibrare l’organismo, inteso nella sua totalita’ di elementi biologici, psicologici e mentali. La disciplina ha lo scopo di migliorare e rafforzare la circolazione dell’energia tramite esercizi di ginnastica respiratoria la cui pratica costante favorisce il recupero della funzionalita’ degli organi interni, l’aumento delle difese immunitarie, uno stato di benessere, rilassamento ed equilibrio interiore.

Un po’ di storia

La ginnastica respiratoria si e’ diffusa in tutta l’Asia orientale fin dall’antichita’. Lo sfondo teorico e’ fornito dal pensiero taoista e appartiene quindi alla piu’ antica anima cinese. Attraverso i secoli, sono giunte fino noi diverse pratiche ginniche legate alla tradizione e sottoposte via via a un processo di fusione e rielaborazione. Il Qigong e’ il frutto di questo lungo processo di sistematizzazione, e la sua attuale diffusione di massa a scopo terapeutico risale ai primi anni Cinquanta. Per la popolazione cinese la pratica del Qigong, con i suoi movimenti lenti e fluidi uniti alle tecniche di respirazione, e’ un fattore fondamentale per ottenere l’equilibrio ottimale di tutte le funzioni fisiche e psichiche.

Le forme di Qigong

In Cina esistono varie scuole e tipi di Qigong. Accanto agli esercizi finalizzati all’armonizzazione del corpo e al benessere psicofisico, esiste un Qigong terapeutico, finalizzato alla cura delle malattie e al rafforzamento del sistema immunitario. Viene inoltre praticato un Qigong religioso, basato sulla meditazione. Le forme di Qigong praticate dalle diverse scuole sono 3: il Qigong statico, in cui la postura del corpo rimane invariata (in piedi, seduto o disteso) e in stato di rilassamento; il Qigong dinamico, eseguito compiendo una serie di movimenti, in piedi o camminando; il Qigong dinamico-statico (il piu’ diffuso), che alterna posizioni statiche a movimenti. Tutte le forme controllano la respirazione, la postura e la concentrazione mentale.

Come agisce

Secondo la medicina cinese, ogni persona possiede alla nascita un’energia originaria trasmessa dai genitori e fonte della vitalita’, che diminuisce durante la vita per un naturale processo di esaurimento. Questa energia primaria scorre all’interno del corpo umano lungo i meridiani, associati agli organi interni. Il flusso armonioso del Qi puo’ risultare bloccato per svariati motivi (malattie o situazioni di tensione e stress). Il Qigong permette di conservare meglio questa energia, attivandola con gli esercizi, o anche di aumentarla, rallentando l’invecchiamento e favorendo l’allungamento della vita. In caso di malattie psicofisiche, gli esercizi aiutano ad accelerare il processo di guarigione, sbloccando e riequilibrando la circolazione dell’energia. Una corretta respirazione e’ fondamentale per l’accrescimento del Qi: la respirazione non e’ solo l’inalazione di ossigeno e l’eliminazione di anidride carbonica, ma soprattutto il processo tramite cui una certa energia e’ veicolata all’interno del corpo. Per questo il Qigong pone grande attenzione agli esercizi di respirazione, che deve essere addominale, lenta e profonda (e non toracica), per favorire il rilassamento e la concentrazione, l’introduzione di una maggiore quantita’ di Qi e la sua distribuzione in tutti i punti del corpo.

I movimenti

La tecnica del Qigong comprende 3 aspetti: la concentrazione della mente, il controllo della respirazione, l’addestramento del corpo attraverso i movimenti, partendo da una posizione di base. I movimenti del Qigong sono dolci, lenti e morbidi, concatenati e sempre diversi a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Si inizia in genere con esercizi di rilassamento, per poi dedicarsi all’apprendimento degli esercizi dinamici (Qigong esterno); una volta raggiunta una buona padronanza di questi, si puo’ procedere a un livello piu’ avanzato (Qigong interno), basato sulla quiete e sulla concentrazione della mente sul flusso di circolazione di energia lungo i meridiani. Le varie posizioni possono essere di camminata, in piedi, seduti, sdraiati, in ginocchio; vi sono poi tecniche di automassaggio, per risvegliare e distribuire il Qi lungo i meridiani. Mentre si pratica il Qigong, si possono anche emettere suoni terapeutici, che generano vibrazioni benefiche in grado di stimolare e tonificare i principali organi interni. Dopo aver acquisito una certa pratica, sara’ possibile indirizzare l’energia in particolari punti del corpo, per riequilibrare un problema fisico. Il Qigong va praticato in un luogo tranquillo e lontano da rumori; i momenti migliori sono il mattino o la sera, e lontano dai pasti. E’ considerato essenziale iniziare la seduta di Qigong in uno stato di rilassamento e di distensione, cercando di allontanare dalla mente pensieri o preoccupazioni, per favorire la massima concentrazione sui movimenti e sul respiro. Una seduta dura circa un’ora e mezzo. La pratica del Qigong richiede grande pazienza e costanza di applicazione per dimostrare risultati soddisfacenti; i benefici si possono comunque evidenziare nel giro di qualche mese.

A chi è consigliato

La pratica del Qigong comporta numerosi benefici. Dal punto di vista corporeo si raggiunge in genere una capacita’ di movimento coordinato e armonico; gli esercizi possono essere usati anche per la riabilitazione in seguito a eventi traumatici e post-operatori; oppure per tonificare e migliorare le funzioni degli organi interni (grazie al loro massaggio ritmico prodotto dalla respirazione addominale) con miglioramento di molti disturbi cronici. L’influenza e’ positiva anche sul sistema cardiovascolare, con stabilizzazione della pressione sanguigna, o sulle disfunzioni del sistema neurovegetativo, mentre varie ricerche dimostrano che la terapia del Qigong applicata ad alcuni problemi tumorali e immunitari sta dando risultati promettenti. Si ritiene infatti che il ristabilimento dell’equilibrio energetico comporti anche il rafforzamento e il potenziamento delle difese immunitarie. La pratica del Qigong integra e migliora gli effetti positivi derivanti dalle diverse tecniche antistress, tanto da essere considerata essa stessa una tecnica di rilassamento; infatti, nel vastissimo panorama di esercizi, molti favoriscono il rilassamento corporeo e mentale. A uno stadio piu’ avanzato, una pratica della disciplina regolare e prolungata nel tempo permette di raggiungere una condizione pressoche’ assoluta di quiete mentale e di pace interiore. Il Qigong viene spesso praticato a scopo preventivo per conservare e rafforzare la salute e la forza vitale, per ritardare l’invecchiamento.

Descrizione

StretQIng è un modo dinamico di ascoltare il corpo, esplorarlo attraverso il movimento, sfrutta le figure e le posizioni della tradizioni orientali, organizzandole in sequenze specifiche per un accurato lavoro sui canali energetici, unendo la consapevolezza corporea e del respiro alla postura e al movimento. Come il Qi Gong attiva i più importanti centri energetici, secondo la medicina tradizionale orientale a e ristabilisce l’armonia e i flussi tra gli organi. Opera un efficace allungamento di fasce e muscoli migliorando lo scorrimento di energia vitale in tutti i distretti corporei.

Sfrutta le posture della tradizioni orientali organizzandole in sequenze specifiche per un lavoro accurato sui canali energetici, unendo la consapevolezza corporea e del respiro alla postura ed al movimento.
Attiva i più importanti centri energetici, secondo la medicina orientale classica, e ristabilisce l’armonia e i flussi tra gli organi, la sinergia tra i tessuti e la percezione conscia degli scorrimenti circolatori fisici e sottili.
Opera un efficace allungamento di fasce e muscoli migliorando lo scorrimento di energia vitale in tutti i distretti corporei, facendone percepire meglio le sensazioni nella pausa e nel movimento.

 

A chi è consigliato

E’ una ginnastica che sollecita il movimento dell’energia vitale nel corpo e per questo motivo possono trarne vantaggio persone di tutte le età.

Descrizione

Molti si avvicinano allo yoga considerandolo una ginnastica, utile per rilassarsi nei momenti di stress, e ignorandone il profondo significato spirituale, dal momento che costituisce un vero e proprio sistema filosofico e religioso, la cui origine e’ antichissima. Il termine “yoga” deriva infatti dall’antica parola sanscrita “yuj”, che significa “unire” o “congiungere”, e comprende l’insieme delle discipline filosofico-religiose indiane rivolte a raggiungere – attraverso particolari tecniche ed esercizi fisici – il totale controllo del corpo, della mente e dei sensi, conseguendo quell’unione fra la natura materiale e quella spirituale che conduce a uno stato di liberazione e realizzazione interiore.

Un po’ di storia

Le tecniche yoga erano conosciute e applicate in India fin dai tempi piu’ antichi. I fondamenti dell’insegnamento yogico si trovano nelle “Upanishad”, un gruppo di opere filosofiche elaborate nel corso del primo millennio a.C. Nella “Bhagavadgita”, il piu’ famoso poema mistico indiano risalente al II secolo a.C., lo yoga viene definito come “unione dello spirito individuale con quello universale”. La sua sistematizzazione si deve al saggio Patanjali, che trascrisse e riordino’ la dottrina in un trattato chiamato “Yoga-Sutra” (Aforismi sullo yoga). Nel corso dei secoli si sono sviluppate in India varie correnti o scuole yoga. Le piu’ note sono il Raja-yoga, lo yoga della spiritualita’; il Karma-yoga, lo yoga del lavoro e della retta azione; il Bhakti-yoga, lo yoga dell’amore cosmico; l’Hatha-yoga, lo yoga ginnico dell’armonia psicofisica e che risulta il piu’ diffuso in Occidente; lo Jnana-yoga, lo yoga della filosofia; il Mantra-yoga, lo yoga del suono e delle vibrazioni; il Tantra-yoga, lo yoga della sessualita’; il Samadhi-yoga, lo yoga della contemplazione. Scopo comune di tutte le scuole e’ quello di raggiungere l’illuminazione, con una pratica costante e sotto la guida di un maestro spirituale (guru).

L’Hatha yoga

La forma più conosciuta dello yoga, in occidente, é l’Hatha-yoga, lo yoga della ginnastica, del movimento, del benessere fisico, considerato il miglior metodo pratico per mantenere l’armonia psichica e somatica. Infatti, soltanto se il corpo viene mantenuto in buona salute attraverso le posture (“asana”), il controllo del respiro e le tecniche di purificazione, si puo’ procedere nel cammino della consapevolezza. L’Hatha-yoga insegna a prendere coscienza del corpo, a correggere le posture sbagliate, la respirazione insufficiente, a mantenere un modo armonioso di camminare, stare in piedi o seduti, a governare e dirigere l’energia interna.

I movimenti

I movimenti dello yoga o “asana” sono piu’ posizioni statiche che movimenti di ginnastica tradizionale: si tratta di particolari posture che vanno mantenute a lungo nella completa immobilita’, controllando il respiro e con la mente concentrata. Hanno lo scopo di fare lavorare tutto il corpo, con particolare attenzione alla zona addominale e alla spina dorsale. Comunemente non ne vengono usate piu’ di un centinaio e possono essere divise in due gruppi: quelle svolte da seduti, utili per la meditazione, e quelle per mantenere o ripristinare la salute psicofisica. Moltissime posizioni dello yoga prendono il nome da animali, uccelli, insetti, rettili, pesci, piante, come la Posizione della Tigre, del Leone, della Locusta, del Cammello, del Pesce, del Gabbiano, del Loto, dell’Albero e infinite altre: dietro ogni nome vi e’ un determinato significato simbolico, che viene assimilato e compreso con la pratica. Man mano che si progredisce con l’esercizio, si avverte che il corpo diventa piu’ sciolto grazie all’allungamento e al rilassamento dei muscoli; non si deve mai avere fretta nell’esecuzione di un’”asana”, perche’ la lentezza e l’assenza di competizione sono regole indispensabili della disciplina. A ogni allievo viene lasciata la liberta’ di procedere nell’esecuzione di una postura fino a quando il suo corpo non vi arriva con naturalezza e spontaneita’. Le “asana” non devono mai provocare dolore, tensione, stiramento o fastidio; se eseguite correttamente, al termine di una seduta non si avverte alcuna sensazione di stanchezza ma, al contrario, si prova un aumento della vitalita’, dell’energia, della forma fisica e un piacevole rilassamento.

Il pranayama

Il controllo del respiro e’ sempre stato considerato un mezzo di valore inestimabile dai maestri dello yoga, ben consapevoli dello stretto rapporto esistente fra la respirazione e la vita della psiche: cosi’ come le emozioni influenzano il respiro quando abbiamo paura, siamo felici o proviamo dolore, anche l’uso del controllo del respiro puo’ calmare e armonizzare le emozioni stesse. Nell’aria e’ presente una sottile forza vitale, un’ energia cosmica che pervade tutto l’universo ed e’ presente anche nell’uomo: il “Prana. Esso viene trasportato lungo innumerevoli canali (“Nadi”) che attraversano tutto il nostro corpo e conducono l’energia in ogni organo, dove viene utilizzata per i processi vitali. Poiche’ l’aria e’ la piu’ immediata e accessibile fonte di questa energia vitale cosmica, e’ proprio attraverso il respiro che l’uomo puo’ attingere il Prana: per questo nel sistema yoga viene attribuita un’importanza fondamentale alle tecniche per ottenere la padronanza sulla respirazione. L’insieme delle tecniche yoga che insegnano a dominare il Prana e a distribuirlo in tutto il corpo é chiamato Pranayama (“controllo del respiro”); nell’Hata-Yoga viene insegnata una respirazione profonda, addominale-toracico-clavicolare, che con la pratica porta numerosi benefici alla salute.

A cosa serve

L’abitudine a lavorare sulla muscolatura attraverso le “asana” e il controllo della respirazione favoriscono l’attivazione e la tonificazione di tutti i muscoli del corpo, con benefici sulle ossa, sulla circolazione del sangue, sul cuore, sui polmoni, sul metabolismo cellulare, sul sistema nervoso; arti e giunture diventano piu’ elastici e flessibili, il sangue risulta piu’ ossigenato e purificato, svolgendo un’opera di rigenerazione e depurazione dai depositi di tossine. Quando si e’ ottenuta una buona padronanza dei muscoli del corpo e una capacita’ di concentrazione mentale, ne deriva anche uno stato di tranquillita’ psicologica, di calma e di rilassamento, con evidenti influssi positivi sul sistema nervoso neurovegetativo, sul sonno, sull’attenzione, sul tono dell’umore, sull’emotivita’, sulla forza interiore, sull’autostima, sull’equilibrio.

A chi è consigliato

Tutti possono praticare lo yoga e trarne benefici a qualunque eta’. Vi sono particolari sequenze di esercizi indicati per le donne in gravidanza, cosi’ come per riequilibrare specifici disturbi fisici. Ai bambini viene abitualmente presentato come un gioco (Lila yoga): per loro non sono adatte le posizioni statiche ne’ il controllo del respiro, e alcune “asana” sono del tutto controindicate. Con le necessarie precauzioni in caso di alcune patologie come artrosi, discopatie, ipertensione, cardiopatie, lo yoga favorisce anche negli anziani il recupero delle energie fisiche, della scioltezza dei movimenti e dell’elasticita’ delle articolazioni.

Descrizione

Il Taijiquan e’ un’ antica pratica nata come forma di lotta ed evolutasi poi come ginnastica psico-energetica. Taijiquan significa letteralmente Pugilato (Quan)della suprema polarita’(Yin/Yang). Si chiama così per il suo movimento circolare, dove non esiste una forza assoluta e costante ma tutto e’ in mutamento,appunto come nella suprema natura. Il Qi (cioe’ l’energia vitale universale) alimenta tutto il corpo, ed e’ la sua circolazione piu’ o meno corretta ed equilibrata che determina lo stato di salute o di malattia. I movimenti e gli esercizi di base hanno uno svolgimento dinamico caratterizzato da un andamento fluido, e sono armonicamente bilanciati tra Yin e Yang, tra morbido e duro, tra leggero e pesante, tra pieno e vuoto. Ogni sforzo fisico e’ bandito.I movimenti circolari, l’andatura lenta e continua e la calma dei gesti si riflettono in maniera positiva sulla nostra mente. In sintesi:tutti i movimenti, essenziali e senza sprechi, rendono la struttura del corpo leggera, agile e forte, sciogliendo contratture e blocchi energetici che spesso hanno un’origine psichica.

Aspetti caratteristici del Taijiquan

Fluido e morbido, ma anche con una forza latente percepita solo dal praticante. Equilibrato e continuo: movimenti costanti senza interruzione ma con alternanza destra sinistra, yin – yang. Circolare e naturale con il rispetto delle curvature delle articolazioni; Armonioso ed olistico: coinvolgimento totale del corpo, della mente e dello spirito.

A chi è consigliato

Il Tai Chi Chuan può essere praticato da tutti e a tutte le età come ginnastica dolce che rilassa e tonifica il corpo e calma la mente. Le tecniche di rilassamento e di respirazione eseguite durante la concatenazione dei movimenti consentono lo svilupparsi della forza interiore, chiamata “Chi”(Qi), che i maestri contrappongono alla forza muscolare, considerata nettamente inferiore e limitata, con i seguenti benefici:

  • eliminazione dello stress;
  • tonificazione della muscolatura;
  • miglioramento della mobilità articolare (i tendini si allungano e si distendono);
  • aumento della profondità della respirazione e della conseguente ossigenazione del corpo in maniera ottimale;
  • prevenzione di molte malattie aumentando la resistenza e la forza del corpo;
  • prevenzione dell’osteoporosi;
    aiuto ad alleviare i dolori causati da problemi alla schiena e alle spalle.

Corsi

Descrizione dei corsi

Respiro e movimento del corpo

Il Qigong e’ una disciplina cinese basata su esercizi statici e dinamici e su tecniche di respirazione e concentrazione per riequilibrare l’organismo, inteso nella sua totalita’ di elementi biologici, psicologici e mentali. La disciplina ha lo scopo di migliorare e rafforzare la circolazione dell’energia tramite esercizi di ginnastica respiratoria la cui pratica costante favorisce il recupero della funzionalita’ degli organi interni, l’aumento delle difese immunitarie, uno stato di benessere, rilassamento ed equilibrio interiore.

Un po’ di storia

La ginnastica respiratoria si e’ diffusa in tutta l’Asia orientale fin dall’antichita’. Lo sfondo teorico e’ fornito dal pensiero taoista e appartiene quindi alla piu’ antica anima cinese. Attraverso i secoli, sono giunte fino noi diverse pratiche ginniche legate alla tradizione e sottoposte via via a un processo di fusione e rielaborazione. Il Qigong e’ il frutto di questo lungo processo di sistematizzazione, e la sua attuale diffusione di massa a scopo terapeutico risale ai primi anni Cinquanta. Per la popolazione cinese la pratica del Qigong, con i suoi movimenti lenti e fluidi uniti alle tecniche di respirazione, e’ un fattore fondamentale per ottenere l’equilibrio ottimale di tutte le funzioni fisiche e psichiche.

Le forme di Qigong

In Cina esistono varie scuole e tipi di Qigong. Accanto agli esercizi finalizzati all’armonizzazione del corpo e al benessere psicofisico, esiste un Qigong terapeutico, finalizzato alla cura delle malattie e al rafforzamento del sistema immunitario. Viene inoltre praticato un Qigong religioso, basato sulla meditazione. Le forme di Qigong praticate dalle diverse scuole sono 3: il Qigong statico, in cui la postura del corpo rimane invariata (in piedi, seduto o disteso) e in stato di rilassamento; il Qigong dinamico, eseguito compiendo una serie di movimenti, in piedi o camminando; il Qigong dinamico-statico (il piu’ diffuso), che alterna posizioni statiche a movimenti. Tutte le forme controllano la respirazione, la postura e la concentrazione mentale.

Come agisce

Secondo la medicina cinese, ogni persona possiede alla nascita un’energia originaria trasmessa dai genitori e fonte della vitalita’, che diminuisce durante la vita per un naturale processo di esaurimento. Questa energia primaria scorre all’interno del corpo umano lungo i meridiani, associati agli organi interni. Il flusso armonioso del Qi puo’ risultare bloccato per svariati motivi (malattie o situazioni di tensione e stress). Il Qigong permette di conservare meglio questa energia, attivandola con gli esercizi, o anche di aumentarla, rallentando l’invecchiamento e favorendo l’allungamento della vita. In caso di malattie psicofisiche, gli esercizi aiutano ad accelerare il processo di guarigione, sbloccando e riequilibrando la circolazione dell’energia. Una corretta respirazione e’ fondamentale per l’accrescimento del Qi: la respirazione non e’ solo l’inalazione di ossigeno e l’eliminazione di anidride carbonica, ma soprattutto il processo tramite cui una certa energia e’ veicolata all’interno del corpo. Per questo il Qigong pone grande attenzione agli esercizi di respirazione, che deve essere addominale, lenta e profonda (e non toracica), per favorire il rilassamento e la concentrazione, l’introduzione di una maggiore quantita’ di Qi e la sua distribuzione in tutti i punti del corpo.

I movimenti

La tecnica del Qigong comprende 3 aspetti: la concentrazione della mente, il controllo della respirazione, l’addestramento del corpo attraverso i movimenti, partendo da una posizione di base. I movimenti del Qigong sono dolci, lenti e morbidi, concatenati e sempre diversi a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Si inizia in genere con esercizi di rilassamento, per poi dedicarsi all’apprendimento degli esercizi dinamici (Qigong esterno); una volta raggiunta una buona padronanza di questi, si puo’ procedere a un livello piu’ avanzato (Qigong interno), basato sulla quiete e sulla concentrazione della mente sul flusso di circolazione di energia lungo i meridiani. Le varie posizioni possono essere di camminata, in piedi, seduti, sdraiati, in ginocchio; vi sono poi tecniche di automassaggio, per risvegliare e distribuire il Qi lungo i meridiani. Mentre si pratica il Qigong, si possono anche emettere suoni terapeutici, che generano vibrazioni benefiche in grado di stimolare e tonificare i principali organi interni. Dopo aver acquisito una certa pratica, sara’ possibile indirizzare l’energia in particolari punti del corpo, per riequilibrare un problema fisico. Il Qigong va praticato in un luogo tranquillo e lontano da rumori; i momenti migliori sono il mattino o la sera, e lontano dai pasti. E’ considerato essenziale iniziare la seduta di Qigong in uno stato di rilassamento e di distensione, cercando di allontanare dalla mente pensieri o preoccupazioni, per favorire la massima concentrazione sui movimenti e sul respiro. Una seduta dura circa un’ora e mezzo. La pratica del Qigong richiede grande pazienza e costanza di applicazione per dimostrare risultati soddisfacenti; i benefici si possono comunque evidenziare nel giro di qualche mese.

A chi è consigliato

La pratica del Qigong comporta numerosi benefici. Dal punto di vista corporeo si raggiunge in genere una capacita’ di movimento coordinato e armonico; gli esercizi possono essere usati anche per la riabilitazione in seguito a eventi traumatici e post-operatori; oppure per tonificare e migliorare le funzioni degli organi interni (grazie al loro massaggio ritmico prodotto dalla respirazione addominale) con miglioramento di molti disturbi cronici. L’influenza e’ positiva anche sul sistema cardiovascolare, con stabilizzazione della pressione sanguigna, o sulle disfunzioni del sistema neurovegetativo, mentre varie ricerche dimostrano che la terapia del Qigong applicata ad alcuni problemi tumorali e immunitari sta dando risultati promettenti. Si ritiene infatti che il ristabilimento dell’equilibrio energetico comporti anche il rafforzamento e il potenziamento delle difese immunitarie. La pratica del Qigong integra e migliora gli effetti positivi derivanti dalle diverse tecniche antistress, tanto da essere considerata essa stessa una tecnica di rilassamento; infatti, nel vastissimo panorama di esercizi, molti favoriscono il rilassamento corporeo e mentale. A uno stadio piu’ avanzato, una pratica della disciplina regolare e prolungata nel tempo permette di raggiungere una condizione pressoche’ assoluta di quiete mentale e di pace interiore. Il Qigong viene spesso praticato a scopo preventivo per conservare e rafforzare la salute e la forza vitale, per ritardare l’invecchiamento.

Descrizione

StretQIng è un modo dinamico di ascoltare il corpo, esplorarlo attraverso il movimento, sfrutta le figure e le posizioni della tradizioni orientali, organizzandole in sequenze specifiche per un accurato lavoro sui canali energetici, unendo la consapevolezza corporea e del respiro alla postura e al movimento. Come il Qi Gong attiva i più importanti centri energetici, secondo la medicina tradizionale orientale a e ristabilisce l’armonia e i flussi tra gli organi. Opera un efficace allungamento di fasce e muscoli migliorando lo scorrimento di energia vitale in tutti i distretti corporei.

Sfrutta le posture della tradizioni orientali organizzandole in sequenze specifiche per un lavoro accurato sui canali energetici, unendo la consapevolezza corporea e del respiro alla postura ed al movimento.
Attiva i più importanti centri energetici, secondo la medicina orientale classica, e ristabilisce l’armonia e i flussi tra gli organi, la sinergia tra i tessuti e la percezione conscia degli scorrimenti circolatori fisici e sottili.
Opera un efficace allungamento di fasce e muscoli migliorando lo scorrimento di energia vitale in tutti i distretti corporei, facendone percepire meglio le sensazioni nella pausa e nel movimento.

 

A chi è consigliato

E’ una ginnastica che sollecita il movimento dell’energia vitale nel corpo e per questo motivo possono trarne vantaggio persone di tutte le età.

Descrizione

Molti si avvicinano allo yoga considerandolo una ginnastica, utile per rilassarsi nei momenti di stress, e ignorandone il profondo significato spirituale, dal momento che costituisce un vero e proprio sistema filosofico e religioso, la cui origine e’ antichissima. Il termine “yoga” deriva infatti dall’antica parola sanscrita “yuj”, che significa “unire” o “congiungere”, e comprende l’insieme delle discipline filosofico-religiose indiane rivolte a raggiungere – attraverso particolari tecniche ed esercizi fisici – il totale controllo del corpo, della mente e dei sensi, conseguendo quell’unione fra la natura materiale e quella spirituale che conduce a uno stato di liberazione e realizzazione interiore.

Un po’ di storia

Le tecniche yoga erano conosciute e applicate in India fin dai tempi piu’ antichi. I fondamenti dell’insegnamento yogico si trovano nelle “Upanishad”, un gruppo di opere filosofiche elaborate nel corso del primo millennio a.C. Nella “Bhagavadgita”, il piu’ famoso poema mistico indiano risalente al II secolo a.C., lo yoga viene definito come “unione dello spirito individuale con quello universale”. La sua sistematizzazione si deve al saggio Patanjali, che trascrisse e riordino’ la dottrina in un trattato chiamato “Yoga-Sutra” (Aforismi sullo yoga). Nel corso dei secoli si sono sviluppate in India varie correnti o scuole yoga. Le piu’ note sono il Raja-yoga, lo yoga della spiritualita’; il Karma-yoga, lo yoga del lavoro e della retta azione; il Bhakti-yoga, lo yoga dell’amore cosmico; l’Hatha-yoga, lo yoga ginnico dell’armonia psicofisica e che risulta il piu’ diffuso in Occidente; lo Jnana-yoga, lo yoga della filosofia; il Mantra-yoga, lo yoga del suono e delle vibrazioni; il Tantra-yoga, lo yoga della sessualita’; il Samadhi-yoga, lo yoga della contemplazione. Scopo comune di tutte le scuole e’ quello di raggiungere l’illuminazione, con una pratica costante e sotto la guida di un maestro spirituale (guru).

L’Hatha yoga

La forma più conosciuta dello yoga, in occidente, é l’Hatha-yoga, lo yoga della ginnastica, del movimento, del benessere fisico, considerato il miglior metodo pratico per mantenere l’armonia psichica e somatica. Infatti, soltanto se il corpo viene mantenuto in buona salute attraverso le posture (“asana”), il controllo del respiro e le tecniche di purificazione, si puo’ procedere nel cammino della consapevolezza. L’Hatha-yoga insegna a prendere coscienza del corpo, a correggere le posture sbagliate, la respirazione insufficiente, a mantenere un modo armonioso di camminare, stare in piedi o seduti, a governare e dirigere l’energia interna.

I movimenti

I movimenti dello yoga o “asana” sono piu’ posizioni statiche che movimenti di ginnastica tradizionale: si tratta di particolari posture che vanno mantenute a lungo nella completa immobilita’, controllando il respiro e con la mente concentrata. Hanno lo scopo di fare lavorare tutto il corpo, con particolare attenzione alla zona addominale e alla spina dorsale. Comunemente non ne vengono usate piu’ di un centinaio e possono essere divise in due gruppi: quelle svolte da seduti, utili per la meditazione, e quelle per mantenere o ripristinare la salute psicofisica. Moltissime posizioni dello yoga prendono il nome da animali, uccelli, insetti, rettili, pesci, piante, come la Posizione della Tigre, del Leone, della Locusta, del Cammello, del Pesce, del Gabbiano, del Loto, dell’Albero e infinite altre: dietro ogni nome vi e’ un determinato significato simbolico, che viene assimilato e compreso con la pratica. Man mano che si progredisce con l’esercizio, si avverte che il corpo diventa piu’ sciolto grazie all’allungamento e al rilassamento dei muscoli; non si deve mai avere fretta nell’esecuzione di un’”asana”, perche’ la lentezza e l’assenza di competizione sono regole indispensabili della disciplina. A ogni allievo viene lasciata la liberta’ di procedere nell’esecuzione di una postura fino a quando il suo corpo non vi arriva con naturalezza e spontaneita’. Le “asana” non devono mai provocare dolore, tensione, stiramento o fastidio; se eseguite correttamente, al termine di una seduta non si avverte alcuna sensazione di stanchezza ma, al contrario, si prova un aumento della vitalita’, dell’energia, della forma fisica e un piacevole rilassamento.

Il pranayama

Il controllo del respiro e’ sempre stato considerato un mezzo di valore inestimabile dai maestri dello yoga, ben consapevoli dello stretto rapporto esistente fra la respirazione e la vita della psiche: cosi’ come le emozioni influenzano il respiro quando abbiamo paura, siamo felici o proviamo dolore, anche l’uso del controllo del respiro puo’ calmare e armonizzare le emozioni stesse. Nell’aria e’ presente una sottile forza vitale, un’ energia cosmica che pervade tutto l’universo ed e’ presente anche nell’uomo: il “Prana. Esso viene trasportato lungo innumerevoli canali (“Nadi”) che attraversano tutto il nostro corpo e conducono l’energia in ogni organo, dove viene utilizzata per i processi vitali. Poiche’ l’aria e’ la piu’ immediata e accessibile fonte di questa energia vitale cosmica, e’ proprio attraverso il respiro che l’uomo puo’ attingere il Prana: per questo nel sistema yoga viene attribuita un’importanza fondamentale alle tecniche per ottenere la padronanza sulla respirazione. L’insieme delle tecniche yoga che insegnano a dominare il Prana e a distribuirlo in tutto il corpo é chiamato Pranayama (“controllo del respiro”); nell’Hata-Yoga viene insegnata una respirazione profonda, addominale-toracico-clavicolare, che con la pratica porta numerosi benefici alla salute.

A cosa serve

L’abitudine a lavorare sulla muscolatura attraverso le “asana” e il controllo della respirazione favoriscono l’attivazione e la tonificazione di tutti i muscoli del corpo, con benefici sulle ossa, sulla circolazione del sangue, sul cuore, sui polmoni, sul metabolismo cellulare, sul sistema nervoso; arti e giunture diventano piu’ elastici e flessibili, il sangue risulta piu’ ossigenato e purificato, svolgendo un’opera di rigenerazione e depurazione dai depositi di tossine. Quando si e’ ottenuta una buona padronanza dei muscoli del corpo e una capacita’ di concentrazione mentale, ne deriva anche uno stato di tranquillita’ psicologica, di calma e di rilassamento, con evidenti influssi positivi sul sistema nervoso neurovegetativo, sul sonno, sull’attenzione, sul tono dell’umore, sull’emotivita’, sulla forza interiore, sull’autostima, sull’equilibrio.

A chi è consigliato

Tutti possono praticare lo yoga e trarne benefici a qualunque eta’. Vi sono particolari sequenze di esercizi indicati per le donne in gravidanza, cosi’ come per riequilibrare specifici disturbi fisici. Ai bambini viene abitualmente presentato come un gioco (Lila yoga): per loro non sono adatte le posizioni statiche ne’ il controllo del respiro, e alcune “asana” sono del tutto controindicate. Con le necessarie precauzioni in caso di alcune patologie come artrosi, discopatie, ipertensione, cardiopatie, lo yoga favorisce anche negli anziani il recupero delle energie fisiche, della scioltezza dei movimenti e dell’elasticita’ delle articolazioni.

Descrizione

Il Taijiquan e’ un’ antica pratica nata come forma di lotta ed evolutasi poi come ginnastica psico-energetica. Taijiquan significa letteralmente Pugilato (Quan)della suprema polarita’(Yin/Yang). Si chiama così per il suo movimento circolare, dove non esiste una forza assoluta e costante ma tutto e’ in mutamento,appunto come nella suprema natura. Il Qi (cioe’ l’energia vitale universale) alimenta tutto il corpo, ed e’ la sua circolazione piu’ o meno corretta ed equilibrata che determina lo stato di salute o di malattia. I movimenti e gli esercizi di base hanno uno svolgimento dinamico caratterizzato da un andamento fluido, e sono armonicamente bilanciati tra Yin e Yang, tra morbido e duro, tra leggero e pesante, tra pieno e vuoto. Ogni sforzo fisico e’ bandito.I movimenti circolari, l’andatura lenta e continua e la calma dei gesti si riflettono in maniera positiva sulla nostra mente. In sintesi:tutti i movimenti, essenziali e senza sprechi, rendono la struttura del corpo leggera, agile e forte, sciogliendo contratture e blocchi energetici che spesso hanno un’origine psichica.

Aspetti caratteristici del Taijiquan

Fluido e morbido, ma anche con una forza latente percepita solo dal praticante. Equilibrato e continuo: movimenti costanti senza interruzione ma con alternanza destra sinistra, yin – yang. Circolare e naturale con il rispetto delle curvature delle articolazioni; Armonioso ed olistico: coinvolgimento totale del corpo, della mente e dello spirito.

A chi è consigliato

Il Tai Chi Chuan può essere praticato da tutti e a tutte le età come ginnastica dolce che rilassa e tonifica il corpo e calma la mente. Le tecniche di rilassamento e di respirazione eseguite durante la concatenazione dei movimenti consentono lo svilupparsi della forza interiore, chiamata “Chi”(Qi), che i maestri contrappongono alla forza muscolare, considerata nettamente inferiore e limitata, con i seguenti benefici:

  • eliminazione dello stress;
  • tonificazione della muscolatura;
  • miglioramento della mobilità articolare (i tendini si allungano e si distendono);
  • aumento della profondità della respirazione e della conseguente ossigenazione del corpo in maniera ottimale;
  • prevenzione di molte malattie aumentando la resistenza e la forza del corpo;
  • prevenzione dell’osteoporosi;
    aiuto ad alleviare i dolori causati da problemi alla schiena e alle spalle.

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